PAVIMENTI ALLA VENEZIANA

Il Terrazzo alla veneziana e’ un prodotto artigianale eseguito da un terrazziere con abili gesti che vengono da lontano nel tempo: non c’e’ infatti un progetto alla base di questo lavoro, ma solo il colpo d’occhio l’abilitа, la fantasia di un uomo che sceglie i frammenti di marmo di vari colori e di diverse misure e li combina fra di loro con grande maestria; questi frammenti di marmo inseriti nella“stabilitura”, composta in gran parte da “cocciopesto”, completano il colore che avrа un fondo sulle sfumature dell’oro antico.
I pavimenti in battuto alla veneziana hanno fasce e controfasce in colori contrastanti e portano al centro e negli angoli decori figurativi ed ornamentali eseguiti con scaglie di marmo particolarmente selezionate nella forma e nel colore.
La battitura del “terrazzo” viene eseguita a mano, la cilindratura con pesanti rulli che pressano il manufatto, la levigatura e la lucidatura avvengono a macchina e con oli vegetali.
La sua variegata composizione favorisce la mimetizzazione dello sporco e l’assenza delle fughe agevola le operazioni di pulizia, consentendo di mantenere inalterato nel tempo le sue qualitа estetiche.

ESECUZIONE

L’esecuzione dei lavori sarа subordinata oltre al minuzioso rispetto di tutte le normative vigenti sulla sicurezza nei cantieri ed alle specifiche necessitа tecniche, ad un’accurata progettazione del pavimento da parte della D.L. che dovrа fornirci copia degli elaborati grafici.

Caratteristiche tecniche generali pavimento seminato alla veneziana a cemento:

Spessore Minimo cm. 6, massimo cm 8 complessivi.
Isolamento Dal fondo con guaine sottili, nylon, polietilene, cartonfeltro bitumato; dalle pareti con fascia di polietilene espanso o altro materiale compatibile.
SOTTOFONDO Da realizzare preferibilmente dal terrazziere e comunque sotto la sua responsabilitа.
Composizione Calcestruzzo armato con rete elettrosaldata.
Materiali Cemento 32,5 – sabbia grossa di frantoio lavata (sottovallo ) – rete elettrosaldata diametro da 2 a 6 mm, maglia da 5×5 a 20×20 cm.
Dosaggio kg 200-300. di cemento per 1 metro cubo di inerte
STRATO SUPERFICIALE Posato su sottofondo consolidato stabilitura Spessore minimo cm. 1,5 massimo cm. 3,0
COMPOSIZIONE:
Leganti Cemento bianco 52,5 in quantitа preminente e 42,5 o 32,5; cemento grigio 42,5 o 32,5
Coloranti Ossidi di ferro, terre colorate
Granulati Marmo e/o ciottolo con granulometria mista da n° 0 a n° 5 in composizione corretta secondo la curva granulometrica
Semina Inserimento di granulati di maggiori dimensioni tramite semina manuale, accurata ed omogenea di graniglie di marmo e ciottolo che devono essere vagliate, lavate, di granulometria dal n° 4 al n° 6 in unica tornata. Utilizzando scaglie di maggiori dimensioni per granulati superiori al n° 6 e fuori vaglio, la semina viene eseguita a tornate successive.
LAVORAZIONI A FRESCO
Rullatura, battitura Per incorporare la graniglia seminata alla stabilitura in modo da ottenere una superficie liscia e compatta.
Attrezzi Rulli metallici, cazzuole, frettazzi e ferri pesanti in genere.
Decorazioni Fregi, ornati, cornici, da eseguire con dime di legno o altro materiale idoneo. Contornati sui bordi con tessere regolari, ciottoli o scaglie particolarmente selezionate.
FINITURA
Levigatura e stuccatura Eseguite minimo 10 giorni dopo la posa del terrazzo.
Lucidatura Eseguita con macchine levigatrici, materiale abrasivo e lucidante in commercio minimo 30 giorni dopo la posa.
Trattamento Eseguito con cera naturale o con olio di lino.

Caratteristiche tecniche pavimento in cocciopesto a legante misto:

Spessore min. 7-8 cm complessivi
Isolamento dal fondo: guaine sottili varie, nylon, cartonfeltro bitumato dalle pareti: fascia di polietilene espanso o altro materiale compatibile
SOTTOFONDO vale quanto scritto per il terrazzo in cemento, con l’aggiunta di calce idraulica, grassello di calce e ghiaia, sabbia, rottame di mattoni scelti
STRATO SUPERFICIALE Posato su sottofondo consolidato
Stabilitura spessore 2,5 – 3,0 cm
COMPOSIZIONE
Leganti cemento bianco 52,5, 42,5; calce idraulica, calce idraulica bianca 42,5 o 32,5, calce pozzolana;
Coloranti terre coloranti
Granulati marmo, polveri e granulati di cotto di recupero con granulometria varia da n°0 a n°4
LAVORAZIONE A FRESCO
Rullatura e battitura per incorporare il cocciopesto alla stabilitura in modo da ottenere una superficie liscia e compatta
Attrezzi rulli metallici, cazzuole, frattazzi e ferri pesanti in genere
Decorazioni fregi, ornati, cornici, da eseguire con dime di legno o altro materiale. Contornati sui bordi con tessere regolari, ciottoli o scaglie di dimensioni e forme regolari.
FINITURA
Levigatura, stuccatura eseguite minimo 10 giorni dopo la posa del terrazzo.
Lucidatura con macchine levigatrici, materiale abrasivo e lucidante in commercio, minimo 30 giorni dopo la posa.
Trattamento con olio di lino, olio paglierino
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MANUTENZIONE

Il terrazzo alla veneziana non necessita di particolari cure, e’ noto per la sua robustezza e praticitа di manutenzione.
A distanza di tempo il pavimento presenterа degli aloni di opacitа dovuti alla polvere depositatasi, per riportare il pavimento al suo aspetto ottimale basterа asportare la polvere con uno straccio umido e quindi lucidarlo con una lucidatrice domestica.
Nel tempo e’ consigliabile riprendere periodicamente il trattamento a cera almeno nelle zone maggiormente esposte all’usura.
Si consiglia di passare prima un panno umido , quindi stendere un leggero strato di cera liquida comune e lucidare con la lucidatrice.
Per ottenere una lucidatura particolarmente brillante suggeriamo di adattare alle spazzole della lucidatrice un velo di lana di acciaio – la comune “paglietta” – che oltretutto assicura il totale asporto della cera rimasta in superficie.
Tale operazione dovrа’ essere effettuata molto di rado (una volta l’anno), poiche’ un’eccessiva dose di cera non assorbita dal pavimento resterebbe in superficie creando fastidiose segnature.
II pavimento trattato con olio di lino, va solamente lavato e pulito con detergenti neutri, rinfrescato nel trattamento ogni 3/4 anni (secondo l’utilizzo ed il grado di usura).
Una manutenzione mediante lavaggio con acqua e cera migliora e mantiene la lucentezza della superficie.
E’ preferibile evitare di lavare il pavimento con detergenti inadeguati – ammoniaca, candeggina, detersivi a base di acido cloridrico – in quanto a lungo andare possono corrodere la superficie.
Anche se il trattamento a cera protegge il pavimento dalla veloce penetrazione di liquidi accidentalmente caduti, e’ bene ricordare che tutte le sostanze liquide, in particolar modo quelle piu’ utilizzate in ambiente domestico , quali vino, bibite, aceto, caffe’, devono essere tolte in fretta da tutte le superfici marmoree prima che possano penetrare in profonditа.

RESTAURO

Per procedere correttamente ad una azione di restauro di un Terrazzo alla Veneziana и necessario:

a) determinare l’epoca di costruzione del pavimento;

b) individuarne i materiali di cui и composto, con speciale riguardo al tipo di legante (calce o cemento);

c) predisporre un intervento che in nessun modo possa stravolgere le caratteristiche del terrazzo esistente, ossia permettendo, anche dopo il restauro, una lettura strorico-testimoniale del terrazzo stesso;

d) intervenire, specialmente nei casi di rifacimento o aggiunta di parti di terrazzo, con materiali, attrezzature e tecniche appropriati (possibilmente originali), in modo da ottenere un risultato esteticamente accettabile e corretto nella procedura;

e) evitare l’uso di materiali e tecniche (additivi, trattamenti, resine sintetiche ecc.) incompatibili con la natura dei materiali componenti il terrazzo e comunque non sufficientemente testati nel loro impiego.

CONDIZIONI DI VENDITA

 

La ditta Franchini geom. Lelio garantirа’ i lavori eseguiti a regola d’arte per la durata stabilita dal Codice Civile Italiano con espresso riferimento all’art. 2226.
Il terrazzo finito deve presentare una distribuzione omogenea del granulato, sia per colore che per dimensione dei ciottoli.
Il granulato deve inoltre mostrarsi nitido, “spaccato” cioи nella sua sezione migliore, specialmente i ciottoli di dimensioni maggiori.
Il pavimento deve risultare ben livellato in ogni sua parte, compatibilmente con la natura e la caratteristica del terrazzo.

Per evitare spiacevoli malintesi alla consegna dei lavori и comunque bene ricordare che:

  • il terrazzo alla veneziana e’ un conglomerato composto da graniglie di marmo e cemento, percio’ il suo aspetto definitivo, specialmente se visto controluce, non puo’ risultare perfettamente omogeneo come una lastra di marmo o di granito; la tipica lucidatura del terrazzo e’, difatti, leggermente “ambrata” e mai “a specchio” come appunto altri generi di pavimentazione;
  • per gli stessi motivi descritti al punto precedente, nella superficie del terrazzo finito e’ normale riscontrare dei fori di piccole dimensioni; se comunque il numero o le dimensioni di questi fossero rilevanti si renderа necessario un intervento di ripristino;
  • nonostante la cura nella scelta e nella posa dei materiali, non si puo’ escludere completamente l’ipotesi di eventuali fessurazioni della superficie del terrazzo, anche a distanza di anni; le cause possono essere molteplici – fenomeni di ritiro, spessore esiguo, micro-cedimenti della struttura ecc. – e non sempre accertabili all’inizio dei lavori; in ogni caso, grazie a particolari tipi di resine sintetiche oggi disponibili sul mercato, и sempre possibile intervenire, anche nel corso degli anni, per ripristinare lo stato originale del terrazzo;
  • la levigatura del terrazzo viene eseguita con levigatrici da cantiere manovrate manualmente; lievi ondulazioni della superficie saranno pertanto inevitabili, se naturalmente contenute in entitа accettabile; il terrazzo, comunque, per sua caratteristica, tende a sollevarsi leggermente in prossimitа dei bordi, questo dovuto in parte al tipo di levigatura meccanico/manuale – disagevole in prossimitа delle pareti – e in parte ad un naturale effetto dovuto al ritiro del legante cementizio.